2^ ROUND DEL MONDIALE F1
Il circuito cittadino di Melbourne: rischio pioggia e pericolo pneumatici. Occhi puntati du Ferrari e Red Bull attendendo McLaren e Mercedes...
Melbourne, 5303m per 58 giri. Banco di prova per pneumatici e assetti. Si cambia completamente. Addio ai 40 gradi all'ombra di Sakhir. Addio al circuito cattedrale nel deserto, fatto e rifatto con il solo risultato di annullare il già precario spettacolo. Melbourne è tutta un'altra storia. L'unica cosa che non cambia, purtroppo, è la scarsa possibilità di sorpasso ma il circuito di Albert Park ci ha da sempre, ormai da più di dieci anni, abituati a colpi di scena e imprevisti. Prima di tutto perchè si tratta di un circuito semicittadino, con tutto quello che comporta in termini di usura e strategie di assetti. Secondo perchè cade a inizio stagione, in quel periodo di fuoco di tre, quattro gare extra europee vera e propria incognita per le scuderie. Protagonisti assoluti, neanche a dirlo, saranno pneumatici e freni. Scampato il problema temperature per piloti e team sarà fondamentale gestire l'usura delle gomme su un tracciato fatto apposta per distruggere. E la nuova regola del rifornimento vietato in gara renderà il tutto ancora più importante se pensiamo al peso delle monoposto. A Melbourne gli assetti e la bravura del pilota saranno importantissimi.
Un giro a Albert Park. Si parte abbastanza veloci a Melbourne. La prima serie di curve con importante decelerazione si ha infatti alla White Ford, o curva 3. Qui le monoposto affrontano una serie di curve più o meno strette che costringono le gomme a un gran lavoro. Lavoro che termina ma solo per poco dopo l'uscita dalla curva 8, la Lauda, che immette all'ingresso stretto della Clark per poi percorrere abbastanza spediti fino al terribile tratto finale che va dalla curva Ascari alla Prost, quindi l'accelerazione del rettilineo, unico punto favorevole per sorpassi veloci. Grande carico aerodinamico quindi e conseguente pericolo pneumatici. Se ci aggiungiamo benzina e probabile pioggia nel prossimo weekend le possibilità di assistere a belle o brutte sorprese non mancano.
Occhi puntati sulla Ferrari. Inutile nascondersi dietro umiltà e prudenza, la Rossa arriva al secondo appuntamento iridato da grande favorita. Doppietta in Bahrain ma non solo, la F10 è senza alcun dubbio la monoposto più avanti in termini di prestazione in gara. All'aumentare dei chilometri percorsi la Rossa sembra avere una marcia o due in più. Unico problema l'eccessivo surriscaldamento del motore e primi giri a pieno carico. Ne sa qualcosa Felipe Massa costretto nel momento migliore della sua buona gara a dover rallentare per non rischiare il motore, cambiato poche ore prima del semaforo verde. Proprio il capitolo motore e la variazione aerodinamica hanno visto lavorare giorno e notte i meccanici e ingegneri Ferrari subito dopo la festa della doppietta del Bahrain. Non ha perso tempo la scuderia di Maranello e già a Sakhir ha cominciato a lavorare sodo per correre ai ripari e preparare la monoposto australiana. Ci saranno novità infatti a livello aerodinamico già a partire dalle libere del venerdì. C'è tanto lavoro da fare, lo sanno tutti in Ferrari, a partire dai due piloti, subito a fianco di tecnici e meccanici per provare soluzioni e discutere le alternative per quel salto di qualità da fare, magari già da Albert Park.
La rivincita di Vettel. La Red Bull sembra invece avere i problemmi opposti della Ferrari. Buona, buonissima partenza e calo sulle lunghe distanze. Sebastian Vettel non risponde ai dubbi di Ron Dennis sui problemi al motore e al consumo in Bahrain e non dà particolare attenzione ai messaggi strategici di Lewis Hamilton. La Red Bull grande favorita? Il giovane tedesco preferisce lavorare in silenzio e lasciare fuori dai box inutili pressioni . C'è grande voglia di rivincita in Red Bull. Melbourne non sarà una prova facile ma i margini di miglioramento sembrano esserci tutti.
Attendendo McLaren e Mercedes. Le due scuderie hanno deluso in Bahrain. Il terzo posto di Hamilton non è certo sinonimo di affidabilità e potenziale. Si attende uno scatto d'orgoglio del campione in carica, anonimo in quel del Sakhir. Si attende il ritmo del Kaiser Schumacher. L'unica stella ad aver brillato è stato Nico Rosberg, quinto e sempre davanti all'ingombrante collega di scuderia. Il resto è un punto di domanda grande quanto gli oltre cinque chilometri di tracciato australiano.
A proposito di Schumacher. Neanche a dirlo è proprio il Kaiser la leggenda vivente del circuito di Melbourne. Tutti suoi i record. Tutti targati F2004: in prova (1'24"408), in gara (1'24"125) e sulla distanza (1h24'15", con una media di 219,011 Km/h).
IL CIRCUITO
ORARI E TV
Sabato 27 Marzo qualifiche ufficiali a partire dalle 7 del mattino (ora italiana)su RAI2.
Domenica 28 Marzo la diretta della gara, a partire dalle 8 su RAI1
Il circuito cittadino di Melbourne: rischio pioggia e pericolo pneumatici. Occhi puntati du Ferrari e Red Bull attendendo McLaren e Mercedes...
Melbourne, 5303m per 58 giri. Banco di prova per pneumatici e assetti. Si cambia completamente. Addio ai 40 gradi all'ombra di Sakhir. Addio al circuito cattedrale nel deserto, fatto e rifatto con il solo risultato di annullare il già precario spettacolo. Melbourne è tutta un'altra storia. L'unica cosa che non cambia, purtroppo, è la scarsa possibilità di sorpasso ma il circuito di Albert Park ci ha da sempre, ormai da più di dieci anni, abituati a colpi di scena e imprevisti. Prima di tutto perchè si tratta di un circuito semicittadino, con tutto quello che comporta in termini di usura e strategie di assetti. Secondo perchè cade a inizio stagione, in quel periodo di fuoco di tre, quattro gare extra europee vera e propria incognita per le scuderie. Protagonisti assoluti, neanche a dirlo, saranno pneumatici e freni. Scampato il problema temperature per piloti e team sarà fondamentale gestire l'usura delle gomme su un tracciato fatto apposta per distruggere. E la nuova regola del rifornimento vietato in gara renderà il tutto ancora più importante se pensiamo al peso delle monoposto. A Melbourne gli assetti e la bravura del pilota saranno importantissimi.
Un giro a Albert Park. Si parte abbastanza veloci a Melbourne. La prima serie di curve con importante decelerazione si ha infatti alla White Ford, o curva 3. Qui le monoposto affrontano una serie di curve più o meno strette che costringono le gomme a un gran lavoro. Lavoro che termina ma solo per poco dopo l'uscita dalla curva 8, la Lauda, che immette all'ingresso stretto della Clark per poi percorrere abbastanza spediti fino al terribile tratto finale che va dalla curva Ascari alla Prost, quindi l'accelerazione del rettilineo, unico punto favorevole per sorpassi veloci. Grande carico aerodinamico quindi e conseguente pericolo pneumatici. Se ci aggiungiamo benzina e probabile pioggia nel prossimo weekend le possibilità di assistere a belle o brutte sorprese non mancano.
Occhi puntati sulla Ferrari. Inutile nascondersi dietro umiltà e prudenza, la Rossa arriva al secondo appuntamento iridato da grande favorita. Doppietta in Bahrain ma non solo, la F10 è senza alcun dubbio la monoposto più avanti in termini di prestazione in gara. All'aumentare dei chilometri percorsi la Rossa sembra avere una marcia o due in più. Unico problema l'eccessivo surriscaldamento del motore e primi giri a pieno carico. Ne sa qualcosa Felipe Massa costretto nel momento migliore della sua buona gara a dover rallentare per non rischiare il motore, cambiato poche ore prima del semaforo verde. Proprio il capitolo motore e la variazione aerodinamica hanno visto lavorare giorno e notte i meccanici e ingegneri Ferrari subito dopo la festa della doppietta del Bahrain. Non ha perso tempo la scuderia di Maranello e già a Sakhir ha cominciato a lavorare sodo per correre ai ripari e preparare la monoposto australiana. Ci saranno novità infatti a livello aerodinamico già a partire dalle libere del venerdì. C'è tanto lavoro da fare, lo sanno tutti in Ferrari, a partire dai due piloti, subito a fianco di tecnici e meccanici per provare soluzioni e discutere le alternative per quel salto di qualità da fare, magari già da Albert Park.
La rivincita di Vettel. La Red Bull sembra invece avere i problemmi opposti della Ferrari. Buona, buonissima partenza e calo sulle lunghe distanze. Sebastian Vettel non risponde ai dubbi di Ron Dennis sui problemi al motore e al consumo in Bahrain e non dà particolare attenzione ai messaggi strategici di Lewis Hamilton. La Red Bull grande favorita? Il giovane tedesco preferisce lavorare in silenzio e lasciare fuori dai box inutili pressioni . C'è grande voglia di rivincita in Red Bull. Melbourne non sarà una prova facile ma i margini di miglioramento sembrano esserci tutti.
Attendendo McLaren e Mercedes. Le due scuderie hanno deluso in Bahrain. Il terzo posto di Hamilton non è certo sinonimo di affidabilità e potenziale. Si attende uno scatto d'orgoglio del campione in carica, anonimo in quel del Sakhir. Si attende il ritmo del Kaiser Schumacher. L'unica stella ad aver brillato è stato Nico Rosberg, quinto e sempre davanti all'ingombrante collega di scuderia. Il resto è un punto di domanda grande quanto gli oltre cinque chilometri di tracciato australiano.
A proposito di Schumacher. Neanche a dirlo è proprio il Kaiser la leggenda vivente del circuito di Melbourne. Tutti suoi i record. Tutti targati F2004: in prova (1'24"408), in gara (1'24"125) e sulla distanza (1h24'15", con una media di 219,011 Km/h).
IL CIRCUITO
ORARI E TV
Sabato 27 Marzo qualifiche ufficiali a partire dalle 7 del mattino (ora italiana)su RAI2.
Domenica 28 Marzo la diretta della gara, a partire dalle 8 su RAI1