Ghiaia e asfalto turchi attendono le WRC
Ancora una volta la Turchia si confermerà terra di mezzo di due mondi diversi e così simili. Stavolta il paese della mezzaluna decescente e della stella, per fini meno nobili rispetto alla storia o alla politica, è chiamato ad essere giudice sulla fuga accennata di Sebastien Loeb nel Mondiale WRC.
Il quarto appuntamento del campionato Rally di scena questo weekend vede la squadra Ford già in affanno e costretta a recuperare sugli affamati driver della Citroen. Non preoccupa solo la voracità del sei volte campione del mondo transalpino, ma anche la ritrovata competitività del grande veterano Petter Solberg, che in Messico e Giordania ha mostrato di poter essere un serio candidato al podio iridato. Ma non sarà il solo dato che c'è anche uno scatenato Sebastien Ogier a dare maggior lustro alla casa francese, sempre che il giovane campione non decida ancora di autoeliminarsi dal vertice dilettandosi a recitare un'altra volta il ruolo da apripista.
Ma se Hirvonen e Lavtala (secondo in campionato nonostante a inizio Mondiale partisse già col ruolo di scudiero del compagno di squadra) dovranno stare attenti alla velocità dei rivali Citroen, c'è un'ulteriore insidia nell'appuntamento alle porte in terra turca: l'asfalto. Nella prima tappa della seconda giornata Gocbeyli 1, infatti, i 18,7 Km da percorrere su un terreno composto compelssivamente da ghiaia, ne presenteranno 13 di solo asfalto. Un giudice inquisitore per la resa degli pneumatici, dato che le gomme Pirelli progettate per la ghiaia garantiscono una buona tenuta sul manto scuro pece ma non certo possono essere sottoposti a stress notevole per garantire un'ottima tenuta anche nelle sessioni seguenti.
Dopo l'asfalto, infatti, i piloti dovranno affrontare ancora altri 54 Km di prove su sterrato prima di potre sostituire l'intero lotto pneumatici, e una gomma non più efficiente è una sicura perdita di secondi importanti in prospettiva gara. A rendere la sfida ancora più interessante anche un terreno a tratti fangoso per via delle recenti pioggie, su cui avere delle gomme in buono stato può dire mettere una seria ipoteca sull'esito della corsa.
Sulla questione è intervenuto proprio il responsabile degli pneumatici del Ford, George Black, che ha sottolineato come i piloti debbano affrontare con una certa cautela la prova di apertura del sabato. "Hanno bisogno di frenare in anticipo per evitare di bloccare troppo le ruote. Nelle curve ad ampio raggio devono stare più dritti possibile in modo da non appoggiarsi troppo sul pneumatico".
Il leader del campionato Sebastien Loeb, invcee, non sembra preoccupato per la diversità di tracciato: "Ovviamente avremo delle gomme da ghiaia per tutto il week end, ma non abbiamo avuto troppi problemi in questo tipo di consizioni ghiaia e asfalto come a Cipro l'anno scorso. Dobbiamo solo trovare il giusto ritmo durante il passaggio da una superficie ad un'altra".
Ancora una volta la Turchia si confermerà terra di mezzo di due mondi diversi e così simili. Stavolta il paese della mezzaluna decescente e della stella, per fini meno nobili rispetto alla storia o alla politica, è chiamato ad essere giudice sulla fuga accennata di Sebastien Loeb nel Mondiale WRC.
Il quarto appuntamento del campionato Rally di scena questo weekend vede la squadra Ford già in affanno e costretta a recuperare sugli affamati driver della Citroen. Non preoccupa solo la voracità del sei volte campione del mondo transalpino, ma anche la ritrovata competitività del grande veterano Petter Solberg, che in Messico e Giordania ha mostrato di poter essere un serio candidato al podio iridato. Ma non sarà il solo dato che c'è anche uno scatenato Sebastien Ogier a dare maggior lustro alla casa francese, sempre che il giovane campione non decida ancora di autoeliminarsi dal vertice dilettandosi a recitare un'altra volta il ruolo da apripista.
Ma se Hirvonen e Lavtala (secondo in campionato nonostante a inizio Mondiale partisse già col ruolo di scudiero del compagno di squadra) dovranno stare attenti alla velocità dei rivali Citroen, c'è un'ulteriore insidia nell'appuntamento alle porte in terra turca: l'asfalto. Nella prima tappa della seconda giornata Gocbeyli 1, infatti, i 18,7 Km da percorrere su un terreno composto compelssivamente da ghiaia, ne presenteranno 13 di solo asfalto. Un giudice inquisitore per la resa degli pneumatici, dato che le gomme Pirelli progettate per la ghiaia garantiscono una buona tenuta sul manto scuro pece ma non certo possono essere sottoposti a stress notevole per garantire un'ottima tenuta anche nelle sessioni seguenti.
Dopo l'asfalto, infatti, i piloti dovranno affrontare ancora altri 54 Km di prove su sterrato prima di potre sostituire l'intero lotto pneumatici, e una gomma non più efficiente è una sicura perdita di secondi importanti in prospettiva gara. A rendere la sfida ancora più interessante anche un terreno a tratti fangoso per via delle recenti pioggie, su cui avere delle gomme in buono stato può dire mettere una seria ipoteca sull'esito della corsa.
Sulla questione è intervenuto proprio il responsabile degli pneumatici del Ford, George Black, che ha sottolineato come i piloti debbano affrontare con una certa cautela la prova di apertura del sabato. "Hanno bisogno di frenare in anticipo per evitare di bloccare troppo le ruote. Nelle curve ad ampio raggio devono stare più dritti possibile in modo da non appoggiarsi troppo sul pneumatico".
Il leader del campionato Sebastien Loeb, invcee, non sembra preoccupato per la diversità di tracciato: "Ovviamente avremo delle gomme da ghiaia per tutto il week end, ma non abbiamo avuto troppi problemi in questo tipo di consizioni ghiaia e asfalto come a Cipro l'anno scorso. Dobbiamo solo trovare il giusto ritmo durante il passaggio da una superficie ad un'altra".