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RUSTENBURG, 15 giugno 2010 - La Slovacchia attende solo il fischio finale dell'arbitro sudafricano Jerome Danmon; tutti al piccolo trotto per mantenere l'1-0. Ma al 93' ecco la beffa: Winston Reid, scuola danese, ma sangue maori, infila di testa e acciuffa un pareggio storico che per i ragazzi di Ricky Herbert vale un Mondiale, perché si tratta del primo punto conquistato dagli All Whites alla Coppa Del Mondo, dopo la prima sortita del 1982, anno di grazia azzurro. Il pari mette in fila con un punto tutto il girone F, quello di Italia e Paraguay, che però possono dormire sonni tranquilli constatato lo spessore delle due squadre.
SOLO HAMSIK — Ricchi di personalità i neozelandesi, alla ricerca di un’identità più precisa gli slovacchi. Il primo tempo conferma che il passaggio agli ottavi, Italia e Paraguay possono solo gettarlo al vento. Con tutto il rispetto per le contendenti del Royal Bafokeng. La Nuova Zelanda se la gioca secondo le sue possibilità: compattezza, contropiede, semplicità. La Slovacchia deve fare la partita, in quanto superiore sulla carta, anche se in realtà non riesce nel suo intento. La squadra allenata da Vladimir Weiss affronta l’avversario con poca fantasia e le gambe dure e dipende dai colpi di genio di Hamsik, un direttore d’orchestra perso nella nebbia, che deve scarificarsi e rincorerre mille palloni.
Winston Reid esulta dopo il gol del pareggio. Ansa
PASTON — Gli All Whites attendono al varco e ripartono con lanci lunghi per saltare il centrocampo slovacco e si affidano alla stella Nelsen (gioca nel Blackburn). Ma devono fare i conti con un portiere, Paston, davvero mediocre, che non azzecca un’uscita (spesso lo fa a vuoto), anche se devia in angolo l’unica occasione da gol slovacco con un potente tiro centrale di Hamsik dalla distanza. Eppure l’occasione capita anche ai neozelandesi; il tiro al volo da posizione defilata è di Smeltz che si stampa sull’esterno della rete.
VERI MAORI — Tutto troppo brutto per esser vero, a tal punto che la Slovacchia inaugura la ripresa con il pressing e il gol dopo 5 minuti. In fuorigioco. Ma il colpo di testa vincente di Vittek, a fil di palo, alla destra di Paston, è davvero bello. Il gol del vantaggio non rivoluziona l’incontro. Anzi, la Slovacchia attende al varco recuperando le energie, contando anche sui limiti dei bianchi avversari che hanno però il merito di giocarsela fino in fondo senza alcun timore. Fioccano i cambi e la giovane nazionale slovacca già sogna titoloni a tutta pagina. Ma la Cenerentola deve fare i conti con le certezze neozelandesi, che non saranno gli All Blacks, ma come i Maori lottano fino in fondo. Fino al pareggio di Reid al 93’: colpo di testa che scheggia il palo.
Gaetano De Stefano
gazzetta.it
SOLO HAMSIK — Ricchi di personalità i neozelandesi, alla ricerca di un’identità più precisa gli slovacchi. Il primo tempo conferma che il passaggio agli ottavi, Italia e Paraguay possono solo gettarlo al vento. Con tutto il rispetto per le contendenti del Royal Bafokeng. La Nuova Zelanda se la gioca secondo le sue possibilità: compattezza, contropiede, semplicità. La Slovacchia deve fare la partita, in quanto superiore sulla carta, anche se in realtà non riesce nel suo intento. La squadra allenata da Vladimir Weiss affronta l’avversario con poca fantasia e le gambe dure e dipende dai colpi di genio di Hamsik, un direttore d’orchestra perso nella nebbia, che deve scarificarsi e rincorerre mille palloni.
Winston Reid esulta dopo il gol del pareggio. Ansa
PASTON — Gli All Whites attendono al varco e ripartono con lanci lunghi per saltare il centrocampo slovacco e si affidano alla stella Nelsen (gioca nel Blackburn). Ma devono fare i conti con un portiere, Paston, davvero mediocre, che non azzecca un’uscita (spesso lo fa a vuoto), anche se devia in angolo l’unica occasione da gol slovacco con un potente tiro centrale di Hamsik dalla distanza. Eppure l’occasione capita anche ai neozelandesi; il tiro al volo da posizione defilata è di Smeltz che si stampa sull’esterno della rete.
VERI MAORI — Tutto troppo brutto per esser vero, a tal punto che la Slovacchia inaugura la ripresa con il pressing e il gol dopo 5 minuti. In fuorigioco. Ma il colpo di testa vincente di Vittek, a fil di palo, alla destra di Paston, è davvero bello. Il gol del vantaggio non rivoluziona l’incontro. Anzi, la Slovacchia attende al varco recuperando le energie, contando anche sui limiti dei bianchi avversari che hanno però il merito di giocarsela fino in fondo senza alcun timore. Fioccano i cambi e la giovane nazionale slovacca già sogna titoloni a tutta pagina. Ma la Cenerentola deve fare i conti con le certezze neozelandesi, che non saranno gli All Blacks, ma come i Maori lottano fino in fondo. Fino al pareggio di Reid al 93’: colpo di testa che scheggia il palo.
Gaetano De Stefano
gazzetta.it
Ultima modifica di Yksel il Mar 15 Giu 2010, 15:49 - modificato 1 volta.
