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29/06/10 - Spagna: ancora Villa Il Portogallo torna a casa

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Yksel

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Amministratore
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CITTA' DEL CAPO (Sudafrica), 29 giugno 2010 - "Villa Maravilla", cantano gli spagnoli. E hanno pienamente ragione. David Villa è una meraviglia, il suo quarto gol in questo Mondiale (42° con la maglia della Roja), spinge i campioni d’Europa fra le migliori otto al mondo. Avanti nei quarti, superando l’ostacolo portoghese, che da quelle parti temevano anche oltre quanto fosse lecito ammettere. Tanti saluti a Cristiano Ronaldo: il galattico CR9 chiude un Mondiale al di sotto della sua fama con una gara in cui la vede pochissimo. Piazza qualche tiro da fuori di frustrazione, reclama per una serie di falli non concessi, prova i soliti dribbling, ma non va lontano. E non c'è nessuno in grado di liberarlo davanti a Casillas. In realtà fallisce anche l'attesa superstar spagnola, Fernando Torres. Il Niño non è lui, e la Spagna non è più sua: questa è la squadra di David Villa, perfetto terminale offensivo.


Il gol dell'1-0. Reuters
MARA-VILLA — Al Barcellona, che lo ha acquistato per 40 milioni di euro, Villa dovrebbe trovarsi bene. Non è un caso che il gol che affonda (letteralemente, nessuna reazione in seguito) il Portogallo nasca sull'asse catalano. E' il 18' della ripresa, le Furie Rosse ritrovano finalmente una di quelle azioni avvolgenti con cambio di campo, Inesta ha spazio al limite per mettere un filtrante, Xavi la prolunga di tacco-suola, Villa batte una prima volta di sinistro. Eduardo respinge, la palla gli ritorna, sul destro non c'è portiere che tenga. Tutto bello, con un piccolo dubbio sulla posizione di partenza del Guaje (beh, in confronto a Tevez è in "giochissimo").

EDUARDO BATTUTO — Eduardo deve incassare il primo gol del Mondiale. E dire che prima, e soprattutto dopo, aveva fatto di tutto per dire di no agli spagnoli. Serie di parate del portoghese, sicuramente fra i migliori in campo. E punteggio che poteva assumere dimensioni maggiori nel finale, quando la squadra di Del Bosque addormenta la partita con un possesso palla che torna fluente e esteticamente apprezzabile. Anche perché il Portogallo crolla di botto: l'impressione è che avesse impostato una gara solo difensiva, e che le vie per fare male in attacco si trovino solo con la Corea del Nord.


Cambio Torres-Llorente. Ap
TORRES? MEGLIO LLORENTE — La Spagna è un'altra cosa. Del Bosque conferma la formazione tipo, con Villa largo a sinistra (stavolta troverà più resistenze nell'accentrarsi come contro Cile e Honduras) Iniesta inizialmente a destra ma libero di svariare e Torres punto di riferimento. Il Niño parte fortissimo, con un gran tiro al 2’, poi però continuerà a dimostrare una forma deficitaria. Tanto da convincere Del Bosque a sostituirlo prima dell’ora di gioco. Sullo 0-0, è quasi un reato di lesa maestà, ma oggettivamente il cambio è comprensibile. Tanto più che Llorente dopo un minuto dall'ingresso ha la palla per l'1-0, e più tardi avrà quella del 2-0. In mezzo una prestanza fisica e una lotta che Torres oggi non può garantire. A centrocampo a lungo le Furie Rosse hanno meno spazi per la solita ragnatela di passaggi (persino Ronaldo pressa) e soffrono un po’ le ripartenze portoghesi: in almeno un paio di occasioni nel primo tempo Casillas deve salvare la baracca. Ma nel secondo sarà un'altra storia.


La delusione di Ronaldo. Reuters
PORTOGALLO, POCA OFFESA — Queiroz per bloccare la Spagna prepara una squadra molto corta, in cui Pepe debutta dal primo minuto a centrocampo: sarà suo compito quello di raddoppiare quando gli attaccanti (specie Torres) prendono palla e impedire a Xavi e Iniesta di ragionare troppo. Di Villa invece si occupa Ricardo Costa, scelta a sorpresa per la fascia destra, piuttosto difensiva (nel finale si farà espellere). Le sortite vengono concesse sull’altro lato a Fabio Coentrao, classe 1988, reinventatosi terzino al Benfica dopo essere nato come ala sinistra. Il talento è rimasto, per cui sa creare problemi a Ramos e crossare per Almeida. E persino per Tiago, che continua a essere un altro rispetto quello visto a Torino: questo è più che positivo e si inserisce come ai tempi belli del Lione. Ma il piano tattico inizia a vacillare nel secondo tempo, quando diminuiscono le energie (si gioca spesso in dieci, Simao non pervenuto) e poi definitivamente sotto di un gol. I portoghesi dovrebbero cambiare marcia, non lo fanno. Così tornano a casa, mentre la Spagna affronta un quarto di finale col Paraguay. Abbordabile, per i campioni d'Europa.

Valerio Clari

http://www.orgogliobarese.net

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non lucido
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Bel match.

La Spagna no nsi è vista fino a quando non è entrato Llorente.Da lì ha mostrato le sue qualità.

Il Portogallo ha giocato bene per tutta la partita ma non ha fnalizzato...

Il gol di Villa, secondo me, è regolare.

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