JOHANNESBURG (Sudafrica), 2 luglio 2010 - Pazzesco, imprevedibile, drammatico. E' il finale di Uruguay-Ghana, minuto 120' di una partita giocata a viso aperto, equilibrata, chiusa sull'1-1 per le reti di Muntari e Forlan. Dunque supplementari, gli africani ci provano, i sudamericani badano a non scorprirsi. Un'occasione, una soltanto, la concedono: Adiyah colpisce di testa, Suarez para sulla linea. Non è il portiere, rosso e rigore. L'arbitro portoghese Benquerenca aspetta l'esecuzione di Gyan per fischiare la fine. L'ex Udinese e Modena calcia potente, centrale, sulla traversa. Il Dramma del Ghana inizia qui e finisce dieci minuti più tardi, con "saracinesca" Muslera che para due tiri dal dischetto e porta l'Uruguay in semifinale a cinquant'anni di distanza dall'ultima volta.
CIAO AFRICA — Non è solo la sconfitta del Ghana, ma di tutta l'Africa. Dopo la prematura uscita al primo turno delle altre nazionali (Algeria, Camerun, Costa D'Avorio, Nigeria), il continente nero si era stretto attorno alle "Black stars" confidando nel miracolo, ovvero applaudire un'africana in semifinale come mai era successo nei precedenti Mondiali. L'appuntamento con la storia è invece rinviato, ma non quello con Nelson Mandela, che a pochi giorni dal suo novantaduesimo compleanno, ha invitato a cena la squadra di Rajevac. La sconditta non c'entra, l'appuntamento è confermato 0per domani.
gazzetta.it
CIAO AFRICA — Non è solo la sconfitta del Ghana, ma di tutta l'Africa. Dopo la prematura uscita al primo turno delle altre nazionali (Algeria, Camerun, Costa D'Avorio, Nigeria), il continente nero si era stretto attorno alle "Black stars" confidando nel miracolo, ovvero applaudire un'africana in semifinale come mai era successo nei precedenti Mondiali. L'appuntamento con la storia è invece rinviato, ma non quello con Nelson Mandela, che a pochi giorni dal suo novantaduesimo compleanno, ha invitato a cena la squadra di Rajevac. La sconditta non c'entra, l'appuntamento è confermato 0per domani.
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