http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/calcio/2010/12/29/visualizza_new.html_1645784985.html
Spero si convinceranno gli ultimi indomiti paladini di "Vitino" che si tratta di un giocatore fragile, fragilissimo, e che non sarà un caso che in 4 anni, nonostante i gol e rigori messi a segno (ma soprattutto quelli non messi a segno, troppi), non lo vuole nessuno in Italia e in Europa nonostante timidi tentativi. Mi sono stancato a scrivere che tra Almiron e Barreto, si e no, quest'anno avrebbero fatto 40 partite in due. Detto, fatto.
Vedete, cari ragazzi, so (e forse sapete) di essere controcorrente e contro ogni qualsiasi atto-azione volta alla prevedibilità. Non sarei me stesso se mi accodassi ai luoghi comuni. Nello specifico, Barreto è il tipico esempio dell'idolatria popolare, dell'agreste, del giocatore simbolo, quello che, non tanto per i gol quanto per il suo sguardo un po' fanciullesco alla Rodari, quello che legge con avidità le favole di Esopo e, nello stesso tempo, guardingo, si tende a venerare quasi fosse un totem di un tempio Atzeco. Barreto, come l'evidenza ha dimostrato (scrivo l'evidenza, alle volte il solito cretino imbecille dovesse riportare che è un'idea mia quando invece "carta canta"), è un ragazzino fragile, fa tenerezza, è malinconicamente simpatico ma, soprattutto, risulta per il ruolo che ricopre, ASSOLUTAMENTE INAFFIDABILE che non vuol dire inadeguato, attenzione, son due cose diverse.
Scrissi in tempi non sospetti (chi mi segue lo saprà), dunque ho la coscienza a posto, che, avendo Matarrese la certezza di una disponibilità economica (a giungo scorso), tra l'intestardirsi sulle prestazioni di un giocatore fragile, con l'eterna cicatrice alla coscia destra (o sinistra? non ricordo) che non si sarebbe mai rimarginata e che, anzi, avrebbe creato ulteriori problemi riscontrabili nel numero delle presenze che - dissi - non avrebbero superato le 20/23 presenze all'anno, peraltro alcune a "freddo", come col Palermo, avrei dirottato quei soldi per assicurarmi Maccarone, Caracciolo, Calaiò, Tiribocchi o gente simile. Ripeto, AVENDO LA CERTEZZA DI AVERE SOLDI DA SPENDERE, come appunto è accaduto.
Ma alla fine hanno prevalso le ragioni del cuore e, cari ragazzi, in questo calcio malato, sporco, dove vince l'illegalità del potere celata da azioni limpide, in questo calcio dannato stimolato e supportato dalle prestazioni servilistiche mediatiche, anche di forum, dove basta che un gruppetto di imbecilli baresi travestiti da tifosi organizzano una gita a Lecce il giorno prima del derby per mettere in atto chissà cosa per far prevalere, balordamente stupidamente e grottescamente, le ragioni antropologiche (non ce la faranno mai perchè se la mettono sull'antropologia culturale, Lecce e il Salento li fregheranno SEMPRE) per poi, il giorno dopo, a giochi fatti (partita a porte chiuse) mostrarsi pecorelle smarrite e samaritane, incredule, con facce d'angelo ipocrite, votate finanche al sindaco Emiliano che usano come scudo protettivo delle loro marachelle (chiamiamole così), anteponendo le ragioni del cuore che, da sempre, sono figlie della piccolezza. Si va avanti con la mente, non col cuore. Se non funziona il cervello, cari ragazzi, il cuore non potrà mai battere!
Buona fine d'anno e buon 2011 a tutti voi affinchè vi porti serenità e salute.
Spero si convinceranno gli ultimi indomiti paladini di "Vitino" che si tratta di un giocatore fragile, fragilissimo, e che non sarà un caso che in 4 anni, nonostante i gol e rigori messi a segno (ma soprattutto quelli non messi a segno, troppi), non lo vuole nessuno in Italia e in Europa nonostante timidi tentativi. Mi sono stancato a scrivere che tra Almiron e Barreto, si e no, quest'anno avrebbero fatto 40 partite in due. Detto, fatto.
Vedete, cari ragazzi, so (e forse sapete) di essere controcorrente e contro ogni qualsiasi atto-azione volta alla prevedibilità. Non sarei me stesso se mi accodassi ai luoghi comuni. Nello specifico, Barreto è il tipico esempio dell'idolatria popolare, dell'agreste, del giocatore simbolo, quello che, non tanto per i gol quanto per il suo sguardo un po' fanciullesco alla Rodari, quello che legge con avidità le favole di Esopo e, nello stesso tempo, guardingo, si tende a venerare quasi fosse un totem di un tempio Atzeco. Barreto, come l'evidenza ha dimostrato (scrivo l'evidenza, alle volte il solito cretino imbecille dovesse riportare che è un'idea mia quando invece "carta canta"), è un ragazzino fragile, fa tenerezza, è malinconicamente simpatico ma, soprattutto, risulta per il ruolo che ricopre, ASSOLUTAMENTE INAFFIDABILE che non vuol dire inadeguato, attenzione, son due cose diverse.
Scrissi in tempi non sospetti (chi mi segue lo saprà), dunque ho la coscienza a posto, che, avendo Matarrese la certezza di una disponibilità economica (a giungo scorso), tra l'intestardirsi sulle prestazioni di un giocatore fragile, con l'eterna cicatrice alla coscia destra (o sinistra? non ricordo) che non si sarebbe mai rimarginata e che, anzi, avrebbe creato ulteriori problemi riscontrabili nel numero delle presenze che - dissi - non avrebbero superato le 20/23 presenze all'anno, peraltro alcune a "freddo", come col Palermo, avrei dirottato quei soldi per assicurarmi Maccarone, Caracciolo, Calaiò, Tiribocchi o gente simile. Ripeto, AVENDO LA CERTEZZA DI AVERE SOLDI DA SPENDERE, come appunto è accaduto.
Ma alla fine hanno prevalso le ragioni del cuore e, cari ragazzi, in questo calcio malato, sporco, dove vince l'illegalità del potere celata da azioni limpide, in questo calcio dannato stimolato e supportato dalle prestazioni servilistiche mediatiche, anche di forum, dove basta che un gruppetto di imbecilli baresi travestiti da tifosi organizzano una gita a Lecce il giorno prima del derby per mettere in atto chissà cosa per far prevalere, balordamente stupidamente e grottescamente, le ragioni antropologiche (non ce la faranno mai perchè se la mettono sull'antropologia culturale, Lecce e il Salento li fregheranno SEMPRE) per poi, il giorno dopo, a giochi fatti (partita a porte chiuse) mostrarsi pecorelle smarrite e samaritane, incredule, con facce d'angelo ipocrite, votate finanche al sindaco Emiliano che usano come scudo protettivo delle loro marachelle (chiamiamole così), anteponendo le ragioni del cuore che, da sempre, sono figlie della piccolezza. Si va avanti con la mente, non col cuore. Se non funziona il cervello, cari ragazzi, il cuore non potrà mai battere!
Buona fine d'anno e buon 2011 a tutti voi affinchè vi porti serenità e salute.